QUESTIONARIO
(nuova versione Ottobre 2003)



ATTIVITÀ PROFESSIONALE

1. Da quanto tempo svolge l'attività di psicoterapeuta?

2. Qual'è stato il suo tipo di formazione?

3. Il suo lavoro contempla il rapporto con la realtà inconscia?

4. Quale tipo di psicoterapia esercita?

5. Quante ore mensili dedica alla psicoterapia?

6. Continua a seguire attività di formazione o di supervisione?



DIFFICOLTÀ SPECIFICHE DELLO PSICOTERAPEUTA

1. Venendo a conoscenza di uno dei seguenti comportamenti da parte di un collega, quali e in che misura ritiene siano indici di un malessere psicologico o disagio?
Se si risponde sì, segnalare l'IMPORTANZA con un valore da 1 a 10: selezionare il valore tra i possibili nel menu a tendina

a) Aumento dell'abituale assunzione di alcoolici o inizio nel caso di un soggetto non bevitore
si no IMPORTANZA (*)

b) Assunzione di droghe leggere
si no IMPORTANZA (*)

c) Assunzione di psicofarmaci (Benzodiazepine e antidepressivi)
si no IMPORTANZA (*)

d) Diminuzione della motivazione.
si no

In caso affermativo, rispondere a:

d1) Distraibilità durante le sedute IMPORTANZA (*)
d2) Difficoltà a memorizzare episodi significativi della storia terapeutica IMPORTANZA (*)
d3) Sensazioni di impotenza o di inutilità del proprio lavoro IMPORTANZA (*)



e) Difficoltà a svolgere psicoterapia a causa di crisi personali
si no IMPORTANZA (*)




2. Ritiene di segnalare altri possibili eventi-sentinella?

ESPERIENZE TRA I COLLEGHI


1. È mai venuto direttamente a conoscenza di difficoltà di colleghi?
si no
Se sì, di quale tipo di disturbo?


2. Le è stato richiesto di intervenire?
si no
Se sì, in che modo?


3. Conosce colleghi che hanno manifestato/manifestano situazioni psicopatologiche gravi: tentativi di suicidio, alcoolismo o abuso di stupefacenti, disturbi del comportamento con alterazioni che toccano la deontologia?
si no
Se sì, quanti?


4. Ritiene che l'argomento della salute del terapeuta possa essere proposto come tema di discussione in un congresso di psicoterapia?
si no

5. Cosa pensa influisca maggiormente sulla reticenza ad affrontare questo argomento?


PROPOSTE

1. In caso di difficoltà psicologica, secondo lei cosa è preferibile fare?
a) Chiedere aiuto a un collega amico
b) Rivolgersi a un collega molto autorevole ma non direttamente conosciuto
c) Rivolgersi a un gruppo o a un'istituzione che offra garanzia di serietà e privacy


2. Nel caso dell'ipotesi c), chi si deve far carico di istituire un gruppo così configurato?
Ordini professionali
Università
Gruppo di formazione iniziale/permanente
Autopromozione di altri gruppi
Altro


3. Ritiene che l'Univesità e/o le Scuole di Formazione in Psicoterapia debbano assumersi una maggiore responsabilità in termini sia di prevenzione che di intervento?
si no

DATI PERSONALI

Età


Sesso
M F

Corso di laurea
Medicina
Psicologia
Altro

Peer review.
I colleghi che riterranno opportuno dare un contributo personale a questa ricerca, possono inviarci un loro parere che, ovviamente, verrà pubblicato con l'eventuale citazione dell'autore, previa autorizzazione.


 

I colleghi interessati possono, dopo aver compilato il questionario, inviarlo al seguente numero fax 06 4403642

 

ULTIMO AGGIORNAMENTO: 27-07-2005